(ANSA) - TORINO, 6 SET - Nonostante l'attualità del tema ambientale la laurea in Scienze naturali è tutto fuorché una garanzia di trovare lavoro. Ne discutono da oggi a sabato oltre 180 laureati ed esperti italiani, riuniti a Torino nel primo Workshop nazionale degli studenti di scienze naturali. Lo scopo é ridefinire la professione del naturalista. I partecipanti provengono da tutta Italia: molti da Pisa e dal centro Italia, i più lontani da Cagliari e Palermo. Tutti concordano sul nocciolo del problema. "Manca il riconoscimento professionale: la maggior parte di noi si laurea per passione e poi non trova lavoro", spiega Serena, laureata un anno fa a Palermo. Ha lo stesso cruccio Mauro, studente piemontese: "Voglio contribuire alla tutela ambientale con la ricerca o lavorando nei parchi. Sarà difficile perché il ruolo del naturalista non è riconosciuto neppure nel suo campo". I ragazzi vogliono occuparsi di conservazione e difesa ambientale, per riequilibrare il rapporto tra uomo e natura. Teoricamente possono diventare insegnanti, divulgatori naturalistici, ricercatori. A patto che trovino lavoro nel loro campo, ormai un miraggio nonostante l'ambiente sia un problema all'ordine del giorno. Disillusi ma agguerriti, i ragazzi reclamano con il workshop quello che ritengono il loro ruolo: l'esperto di ambiente. Emma Rabino Massa, presidente del corso di laurea di Torino, li appoggia: "Si è dato troppo peso alle iper-specializzazioni: oggi le problematiche ambientali richiedono la visione globale di cui è capace solo il naturalista. E' una professione da rivalutare", commenta.