ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Lavoro

Svimez: 40% laureati del Sud emigra a Nord per impiego


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 28 AGO - Quasi la metà dei laureati meridionali che a tre anni dal conseguimento del titolo di studio lavora è stata costretta per trovare un impiego a emigrare al Nord: è quanto emerge da una ricerca dello Svimez secondo la quale su 55.000 laureati residenti al Sud al momento dell'iscrizione all'Università ne lavoravano dopo tre anni 34.500. Ma se 20.700 ha trovato impiego nelle regioni di appartenenza sono circa 13.800 quelli che invece lavorano nelle regioni del Nord. "La percentuale tra i laureati meridionali che lavorano - spiega il vice direttore dello Svimez Luca Bianchi - è del 40% ma sale al 50% se si considerano le lauree scientifiche". La tendenza alla mobilità territoriale dei laureati del Mezzogiorno si è intensificata - si legge nello studio Svimez - a partire dalla seconda metà degli anni Novanta. Tra il 1994 e il 2000 si sono trasferiti dal Mezzogiorno al Centro Nord circa 850.000 persone ma anche nei primi anni del decennio attuale si sono trasferite oltre 100.000 lavoratori all'anno.

La differenza rispetto alle ondate migratorie degli anni Cinquanta e Sessanta é nelle quantità ma anche nella tipologia dei lavoratori che si spostano. Nel 2003 il 49% di coloro che si sono spostati avevano un diploma superiore o una laurea contro il 41% del 1999. La laurea, soprattutto per i ceti sociali più bassi, riduce il rischio di disoccupazione ma non quello di trovare un'occupazione mal retribuita. I laureati del Sud che trovano un impiego al Nord spesso hanno contratti con condizioni peggiori dei loro colleghi che riescono a restare nel Mezzogiorno. Il 60,3% dei laureati meridionali che lavorano nel Centro-Nord a tre anni dalla laurea lavora con un contratto a tempo determinato contro il 41,7% di coloro che hanno studiato e trovato impiego nel Mezzogiorno.