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Università

Usa, Princeton è ancora il miglior ateneo


 
 
01 dicembre 2017

(di Cristiano del Riccio)

(ANSA) - WASHINGTON, 17 AGO - Princeton è la migliore università d'America, secondo la graduatoria annuale compilata dalla rivista 'U.S. News & World Report', considerata la 'Bibbia' del settore. Al secondo posto figura Harvard, seguita al terzo da Yale. Per Princeton è l'ottavo anno consecutivo al vertice della lista, che elenca in ordine di qualità quasi duemila università americane.

Ma il modo in cui è compilata la graduatoria provoca polemiche e quest'anno oltre 60 college americani hanno scritto una lettera aperta invitando le altre università a boicottare la collaborazione con la famosa lista, che è basata su una serie di informazioni fornite dagli istituti accademici in risposta ad un complesso questionario.

La lista, che vede Stanford al quarto posto e al quinto appaiate la Cal Tech e l'Università della Pennsylvania, gode di una tale autorevolezza da avere indotto diverse istituzioni a legare lo stipendio dei loro dirigenti ai progressi (o ai regressi) nella famosa classifica annuale. Ma proprio questo spinge le università a tentare di manipolare i dati numerici, sostengono molti critici, creando situazioni paradossali. Ad esempio tra i dati che influenzano la lista c'é quello della selettività della istituzione, cioé il rapporto tra il numero di richieste di ammissione e quello dei posti disponibili ogni anno per gli studenti.

"La strategia delle università e quello di incoraggiare un aumento a dismisura delle domande di ammissione senza aumentare però i posti disponibili - afferma un critico - in modo da respingere un numero sempre più alto di studenti e aumentare quindi la selettività". Una strategia crudele per gli studenti, che sono incoraggiati a presentare le richieste di ammissione con una serie di trucchi: eliminando il pagamento (di solito non rimborsabile) per fare domanda, abolendo molte restrizioni, lanciando campagne di propaganda martellanti destinate ad agganciare gli studenti sin dall'inizio del liceo. Un altro dato importante della graduatoria è il punteggio ottenuto dagli studenti negli esami di stato (Sat) che precedono la ammissione alle università.

Alcune istituzioni manipolano i dati scartando dalle risposte inviate alla rivista 'U.S. News & World Report' i punteggi degli 'studenti atleti' (che spesso sono bassi) o degli alunni ammessi sono perché la famiglia ha fatto generose donazioni alla università. Un altro fattore controverso è quello della percentuale di ex alunni (alumni) che continuano a donare ogni anno soldi all'università dove si sono laureati. Il dato mira a misurare la 'soddisfazione' degli ex studenti. Ma si presta, si osserva, ad essere manipolato. Si racconta di università che hanno spedito cinque dollari agli ex alunni con preghiera di inviare di nuovo il danaro al college sotto forma di donazione "spontanea". E di versamenti, magari di pochi dollari, diluiti in quattro anni diversi per tenere alte le percentuali dei donatori (che prescindono dalla cifra). L'appello dei 60 college Usa a boicottare la classifica non ha però finora dato molti frutti: nessuna delle università più prestigiose ha finora aderito alla iniziativa contro la controversa lista.