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Catara confermato alla guida del PST Sicilia


 
 
12 luglio 2007
di U.S. Psts
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Il professor Antonino Catara è stato confermato alla presidenza del Consiglio d'amministrazione del Parco Scientifico e Tecnologico della Sicilia per il triennio 2007-2010. La nomina è avvenuta questa mattina, nel corso dell'assemblea degli azionisti del PST. Contestualmente si è proceduto alla designazione del nuovo Cda, ecco i componenti: professor Rosario Alaimo, dottor Salvatore Ardita, ingegner Filippo D'Arpa, avvocato Gianluca Galati, ingegner Angelo Sottile, dottor Salvatore Torrisi.

Il professor Catara, ordinario di Patologia vegetale presso l'Università di Catania, è al terzo mandato e grazie all'impegno e alla passione profusa nel corso dei sei anni appena conclusi, il Parco Scientifico ha registrato una crescita esponenziale, aumentando notevolmente il suo peso nell'ambito della ricerca applicata e dei servizi resi alle imprese, alle istituzioni e agli enti locali del territorio siciliano, rispondendo così nel miglior modo alla sua mission di cerniera tra il mondo della ricerca e quello delle imprese.

«Mi sento onorato per questa riconferma - dichiara Catara - che denota apprezzamento per quanto fin qui realizzato dal Cda. Lavoreremo nel segno della continuità per raggiungere ulteriori prestigiosi obiettivi e completare la nostra rete di laboratori di ricerca a sostegno delle realtà produttive dell'Isola». «Per questo - continua il presidente - alle nostre sedi di Catania, Palermo e Ragusa aggiungeremo presto una sede ad Agrigento, dove verrà realizzato un laboratorio di ricerca sulle tecnologie da applicare ai materiali di restauro dei Beni culturali, e una a Caltanissetta, dove verranno portate avanti sperimentazioni sulle energie da biomassa». «Il Parco - conclude Catara - possiede ormai un modello organizzativo che consente di guardare con senso realistico ad un progetto di sfruttamento industriale delle tecnologie messe a punto, in stretta sintonia con le numerose imprese, quasi 40, che hanno collaborato con noi in tutti questi anni».