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Università

I "Lincei" preoccupati per le nuove valutazioni comparative


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 28 GIU - La Commissione Lincea per i problemi dell'Universitàé preoccupata e protesta per la decisione del ministro dell'Università e Ricerca, Fabio Mussi, relativa ai nuovi criteri per la valutazione comparativa accedere al ruolo di ricercatore universitario. A preoccupare è lo strumento del "regolamento", un atto amministrativo "come tale non sottoposto al vaglio parlamentare, ma unicamente di altri due pur rilevanti collegi di cui uno di carattere amministrativo in quanto organo consultivo del Ministro (il Cun) e l'altro di diritto privato (la Crui). Il che si osserva con il massimo rispetto dei due organi diversamente rappresentativi del mondo universitario". Secondo la Commissione la decisione del ministero "appare tanto più discutibile quando si consideri che l'intervento ministeriale avviene in conseguenza di una delega di opinabile collocazione nella Legge Finanziaria 2007, adottata per di più con voto di fiducia, quindi senza specifica discussione emendativa". Quello che si profila è, secondo la Commissione, "il rischio di un blocco delle procedure a causa di probabili ricorsi destinati a procrastinare ulteriormente il già disastroso blocco di ammissione di giovani energie nel già vecchio corpo docente degli atenei italiani". La Commissione si oppone inoltre al ritorno del criterio del sorteggio per la formazione delle Commissioni giudicatrici sia perché, quando è stato adottato, il sorteggio s è rivelato "incapace di soddisfare" le esigenze a di trasparenza ed equanimità dei giudizi, sia perché "in quanto poggia sul principio di casualità, è incompatibile con i caratteri essenziali della ricerca scientifica e della rigorosa valutazione della ricerca". La Commissione si dice inoltre preoccupata per "la drammatica condizione del finanziamento della ricerca universitaria (Prin). "La cronica carenza di fondi per la ricerca - rilevano i Lincei in un documento - è seriamente aggravata da questo rinvio del bando in oggetto, bando che da oltre dieci anni il ministero per l'Università e la Ricerca aveva sempre immancabilmente pubblicato entro marzo per offrire alla comunità scientifica nazionale l opportunità di presentare progetti di ricerca di interesse nazionale, da sottoporre ad esperti per valutazione di merito ed eventualmente finanziamento". I Licei ritengono quindi "necessario un intervento immediato e risolutivo del Presidente del Consiglio per evitare l'estinzione della ricerca scientifica nelle nostre Università".