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Ricerca

Montalcini e Hack: pari opportunità alle scienziate


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - MILANO, 28 GIU - Pari opportunità alle donne nella ricerca: un problema sicuramente presente nei paesi del terzo mondo, ma anche in Italia. E che è bene affrontare, discutere, anche se in teoria non bisognerebbe avere, ancora oggi, il bisogno di parlarne. E' questo il sunto dell'intervento di Rita Levi Montalcini, premio nobel per la medicina e presidente della Fondazione omonima che si batte per i diritti delle donne africane, durante il workshop europeo sull'equità di genere nella ricerca scientifica, svoltosi oggi a Lodi. Il premio nobel, non potendo intervenire di persona per problemi di salute, ha affidato il suo messaggio a una telefonata registrata, che è stata diffusa durante il workshop. E un messaggio analogo è arrivato da un'altra scienziata italiana illustre, Margherita Hack. In una video-intervista, l'astrofisica ha ricordato agli oltre 180 partecipanti che sono "la grinta e la determinazione di eccellere nel proprio lavoro, seguendo senza condizionamenti le proprie inclinazioni" ciò che permette di annullare le discriminazioni tra i sessi. E ha raccontato di come, curiosamente, nei paesi latini le donne siano più rappresentate che in Nord Europa. Non dovrebbe sembrare strano allora che, secondo uno studio della Fondazione nazionale Svizzera per la ricerca, la partecipazione femminile alla sfera di ricerca privata sia molto inferiore alla presenza delle donne nelle università.