(ANSA) - ROMA, 20 GIU - Aumentare "in modo significativo" l'investimento pubblico per la ricerca nel documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) per il 2008: lo chiede la Flc-Cgil, come condizione per riportare la spesa italiana in ricerca al livello della spesa media dei Paesi europei. "Oggi, a pochi giorni dalla presentazione del Dpef, intendiamo dire con chiarezza che siamo indisponibili a registrare una prosecuzione dell'impianto della prima finanziaria del governo Prodi", ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini, nella manifestazione nazionale sulla ricerca organizzata a Roma dalla sigla sindacale. Le condizioni della spesa per la ricerca pubblica in Italia, ha aggiunto, "minano la nostra credibilità in sede europea", e la situazione è tale da mettere "a rischio persino il funzionamento quotidiano degli enti, mentre un numero consistente di enti di ricerca non ha applicato completamente l'ultimo contratto di lavoro per indisponibilità di fondi". La Flc-Cgil, ha proseguito Panini, chiede quindi che l'investimento pubblico in ricerca "sia riportato a livelli comparabili con quelli europei, che si dia certezza nell'attività degli enti, che sia garantita la possibilità di dare continuità all'impegno di ricerca nel tempo".