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Università

Stop alla proliferazione dei corsi, interviene la Corte dei Conti


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Lo stop alla proliferazione del numero dei corsi di laurea, tra gli obiettivi del nuovo decreto sulle classi di laurea ormai quasi al traguardo e voluto dal ministro dell'Università e Ricerca Fabio Mussi, non sarà così perentorio come previsto nel testo iniziale. Nel passaggio alla Corte dei Conti, infatti, tale norma è stata 'attenuata'. Lo ha detto il ministro Fabio Mussi nel corso di un'audizione in commissione Istruzione alla Camera.

Il decreto, ha spiegato il ministro, "ha superato l'ultimo ostacolo, ovvero la registrazione alla Corte dei Conti, e porterà vari elementi innovativi: dalla limitazione del numero degli esami, saranno al massimo 32 contro gli attuali 50-60, al riconoscimento del 50% dei crediti maturati se ci sposta da una sede ad un'altra". Inoltre, il decreto prevede anche un giro di vite all'attivazione di nuovi corsi di laurea: "Oggi sono 5.400, troppi - ha detto il ministro - da qui la decisione di prevedere che condizione per l'attivazione di un nuovo corso sia che almeno la metà dei docenti debba essere 'strutturata'". Nel vaglio da parte della Corte dei conti però, ha spiegato Mussi, tale passaggio è stato 'attenuato' con l'aggiunta della dicitura "di norma".

Una 'attenuazione' che non porterà tuttavia ad un cambiamento di rotta, assicura il ministro: "Vigileremo attentamente - ha affermato - perché le 'eccezioni' siano davvero poche".