ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Fisica

Neutrini, entro l'anno primi dati esperimenti Icecube


 
 
01 dicembre 2017

(NOTIZIARIO SCIENZA E TECNICA)

(ANSA) - ROMA, 13 GIU - Sanno pubblicati entro l'anno i primi risultati degli esperimenti condotti con IceCube, il gigantesco rivelatore di neutrini in costruzione da tre anni nei ghiacci dell'Antartide. Ad annunciarlo è Thomas Gaisser, dell'università americana di Delaware. che collabora al progetto coordinato dall'università del Wisconsin. "IceCube è il più grande rivelatore del mondo di neutrini", ha osservato Gaisser. "Il suo scopo - ha aggiunto - é usare i neutrini come una sonda per studiare i processi astrofisici di alta energia e per rivelare i loro meccanismi interni, difficili da studiare con i telescopi ordinari che rilevano le radiazioni emesse alle lunghezze d'onda dello spettro elettromagnetico". Particelle ad alta energia che si formano durante eventi cosmici catastrofici, come esplosioni di stelle e collisioni di galassie, i neutrini possono viaggiare per milioni di chilometri nello spazio attraversando la materia senza interagire con essa. Quando la sua costruzione sarà completata, IceCube si estenderà per circa un chilometro cubo e sarà formato da 70 cilindri collocati a circa un chilometro e mezzo sotto la superficie, ognuno dei quali conterrà 60 rivelatori ottici sospesi nel ghiaccio. Questi ultimi contengono un rilevatore di fotoni molto sensibile, un computer e un sistema di acquisizione dati. Quando un neutrino attraversa il ghiaccio si possono generare particelle chiamate muoni che, attraversando lo strato di ghiaccio, emettono una luce blu e ultravioletta. I rivelatori ottici di IceCube, hanno detto i ricercatori impegnati nel progetto, catturano il flash di luce e lo timbrano con un preciso codice. Questa informazione viene quindi trasmessa all'IceCube Lab, il laboratorio che si trova sulla superficie, e analizzata dai ricercatori che possono ricostruirne il percorso e risalire all'evento che l'ha generata. "Attualmente - ha conlcuso Gaisser - stiamo analizzando le informazioni nel 2006 con i 604 moduli digitali ottici in funzione, ci aspettiamo di pubblicare i primi risultati entro l'anno".