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Università

Mussi: prossima settimana decreto per assunzioni ricercatori


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - La prossima settimana verrà firmato il regolamento per un piano straordinario di assunzioni di ricercatori: 4.000 nuovi posti nel triennio. Lo ha annunciato il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, in occasione della presentazione alla stampa dello Statuto dei diritti e dei doveri degli studenti universitari. "In un decennio - ha detto il ministro - spero che si possa arrivare al raddoppio del numero di ricercatori. Attualmente, tutto compreso, ne abbiamo 67.000 contro 150.000 della Francia, 180.000 della Gran Bretagna, 250.000 della Germania, 660.000 del Giappone e ben 1.400.000 degli Usa". Parallelamente al piano di assunzioni dei ricercatori è in dirittura d'arrivo il disegno di legge che introduce la terza fascia della docenza.

"Un provvedimento - ha spiegato Mussi - nel quale c'é la distinzione tra reclutamento e avanzamento di carriera, una distinzione che verrà estesa anche ad associati e ordinari". Il ministero, poi, sta già lavorando a quella che il ministro ha definito "la riforma delle riforme" che riguarda la governance del sistema universitario. "Passo passo - ha osservato Mussi - si sta provando ad andare nella direzione giusta che è quella dell'equità e dell'affermazione del principio del merito, l'unico che non consente di trovare strade sbarrate".

UNIVERSITA': VALDITARA, MUSSI FAVORISCE LE OLIGARCHIE

(ANSA) - ROMA, 12 GIU - "Stanno prendendo forma sulla base delle richieste e indicazioni del ministro Mussi le macroaree da cui si trarranno i commissari disciplinari per il reclutamento dei futuri ricercatori universitari. Queste aggregazioni rischiano di gettare nel caos i nostri atenei per la confusione delle ambiti disciplinari e per la mancanza di trasparenza delle nuove procedure di selezione". Così il senatore Giuseppe Valditara, responsabile per la Scuola e l'Università di Alleanza nazionale, commenta il parere tecnico del CUN sulle macroaree dei settori disciplinari volute dal ministro dell'Università Fabio Mussi. "Gli accorpamenti - osserva - sono spesso del tutto irrazionali: storia della medicina e oncologia, chirurgia pediatrica e chirurgia plastica, architettura navale e impianti nucleari, letteratura tedesca con letteratura francese e spagnola, lingua albanese e lingue nordiche, etruscologia e archeologia medievale. Delle commissioni di valutazione - aggiunge Valditara - faranno parte anche commissari provenienti da altre macroaree, che potranno essere persino in maggioranza, con la possibilità, quindi, che un ingegnere valuti la preparazione di un medico. Reagiremo duramente contro questa riforma voluta dal ministro Mussi che danneggia fortemente l'Università italiana mentre è funzionale solo alle oligarchie trasversali alle discipline e alle consorterie di vario genere, anche extrauniversitarie".