ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
In breve
Università

Arriva la terza fascia della docenza


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 31 MAG - Arriva la terza fascia della docenza. Il ministro dell'Università e della Ricerca, Fabio Mussi, si accinge a presentare in consiglio dei ministri un ddl che introduce un ruolo ad hoc per i ricercatori. Il provvedimento, ormai pronto (é alle ultime limature), interessa oltre 20.000 persone che da anni svolgono negli atenei italiani attività di ricerca, ma anche didattica, tenendo corsi, lezioni ed esami senza però avere uno status giuridico specifico.

"E' un provvedimento atteso da tempo - ha osservato il sottosegretario Luciano Modica - che di fatto trasforma l'attuale fascia di ricercatori in una terza fascia di docenza, da affiancare alle altre due già esistenti". Nello stesso ddl si affronta anche la questione degli assegnisti di ricerca. "Proponiamo - ha spiegato Modica - di riservare gli assegni ai dottori di ricerca e non come avviene ora anche ai neolaureati. Una iniziativa che rientra nel "pacchetto serietà" già promosso dal ministero con altre iniziative che mirano a restituire credibilità all'università italiana". Ma per gli assegni di ricerca il ministero pensa anche a un'altra novità. "Vorremmo riservare una percentuale (ancora da definire) di assegni ai dottori di ricerca che si sono particolarmente distinti per merito". Questa fetta di "assegni eccellenti" verrebbe erogata direttamente dal ministero (e non dalle singole università) e sarebbe accompagnata dalla possibilità per i beneficiari di poter scegliere dove svolgere la propria attività.

"Pensiamo che possa essere un modo - ha sottolineato Modica - per contrastare la 'fuga dei cervelli'. Offrire a una parte, spero non piccolissima, di dottori di ricerca una chance in più, assecondare i talenti, la voglia di innovazione, le inclinazioni personali può essere una carta in più da giocare per trattenere i più bravi". Attualmente gli assegnisti di ricerca sono 8.000-10.000.