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Università

Mobbing, risarcito un ricercatore


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 15 MAG - Un giovane ricercatore dell' Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Giulio Bigotti, dovrà essere risarcito con 200mila euro per essere stato 'mobizzato' sul posto di lavoro impedendogli ogni possibilità di sviluppo della carriera universitaria. Lo ha reso noto il Codacons, i cui avvocati hanno sostenuto in giudizio il giovane ricercatore romano che "aveva ingaggiato - si legge in un documento dell'associazione - una dura battaglia a tutela dei malati, denunciando decine di errori diagnostici nelle analisi istologiche sui tumori. E l'università, anziché premiarlo per il suo coraggio, lo punì relegandolo in sala autopsie come un monatto e negandogli ogni possibilità di ricerca e sviluppo di carriera". I giudici, nella loro sentenza, dopo avere esaminato le deposizioni raccolte nella fase istruttoria del processo, hanno preso atto "che Bigotti è stato vittima di una sorta di mobbing e di una illegittima emarginazione sul posto di lavoro. Ciò detto, non sembra dubitabile che l'operato degli organi accademici abbia cagionato danni ingiusti alla controparte". La corte d'appello, esprime inoltre il convincimento che "l'emarginazione professionale di Bigotti si sia tradotta sotto il profilo causale in una scarsa produzione scientifica e in una riduzione dell'attività di ricerca che è poi sfociata nella bocciatura al concorso nazionale per professore associato".