Un' Agenzia Italiana per la Ricerca Scientifica? Il ministro per la Ricerca, Fabio Mussi, benedice l' idea e approva anche la creazione di un gruppo di studio che realizzi questo ente, di cui è già pronta la sigla: Airs. Ma a patto - ha tenuto a dire - che sia una riforma di sistema e non vada ad aggiungersi a tutte le altre strutture esistenti, come Cnr, Enel, Enea ...
A volere fortemente l'Airs, tanto da realizzarci un libro, 'La Ricerca Tradita', e da organizzarci sopra un convegno scientifico, 'Made in Tomorrow', invitando la persona del ministro per la Ricerca, è il Gruppo 2003, sodalizio di scienziati e ricercatori di diversa estrazione che lavorano in Italia e figurano negli elenchi dei ricercatori più citati al mondo nella letteratura scientifica. Mussi ha assistito a gran parte dei lavori del convegno di oggi, che si è concluso con una tavola rotonda aperta da Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano, che ha illustrato la proposta di costituzione dell'Airs. Quest'ultima occupa un intero capitolo del libro 'La Ricerca Tradita', a cura di Tommaso Maccacaro, firmato appunto dal farmacologo milanese. In risposta all'osservazione del ministro, Garattini ha spiegato che l'Airs non si aggiungerà alle strutture di ricerca esistenti, ma le comprenderà. Con l'Airs dovrà fare i conti chi elargisce i finanziamenti pubblici, italiani ed europei, per la ricerca. L' Agenzia avrà la funzione di valutare, attraverso organismi internazionali, la qualità dei progetti, utilizzando un metodo esclusivamente meritocratico.
Il ministro per l'Università e la ricerca scientifica, Fabio Mussi, è favorevole alla creazione di una Agenzia italiana per la ricerca scientifica (Airs) purché sia "autonoma dai partiti politici" e che vada oltre "la politica di una legislatura". E' quanto ha detto rispondendo a quanto proposto dal presidente dell'Istituto Mario Negri, Silvio Garattini, nel corso del convegno su 'La ricerca tradita' alla Triennale di Milano. Secondo Mussi, la ricerca scientifica serve ad affrontare i problemi dell'umanità "e quindi non deve essere utile a un governo di per sé". Evitando quindi di creare un organismo "come la zuppa inglese" risultante dalla stratificazione di "comuni, province, regioni e vari altri enti", la nuova agenzia deve "assumersi la responsabilità di fare proposte concrete a tutti" e soprattutto deve prescindere "dalle appartenenze politiche" dei suoi componenti. "Come saprete - ha spiegato Mussi - ai partiti politici io ci tengo, ma l'appartenenza ad un partito non è un titolo scientifico". Al contrario, in tema di ricerca scientifica, bisogna "ragionare insieme per giungere ad una soluzione di sistema la più evoluta possibile".
Secondo Garattini l'Airs dovrà raccogliere le proposte di ricerca e stabilire le priorità cui assegnare risorse e poi amministrare i fondi attraverso la programmazione della ricerca. Inoltre dovrà essere autonoma, staccata dai ministeri e localizzata lontano da Roma. Dovrà differenziare l'Università, che è luogo della formazione delle nuove classi dirigenti, dalla ricerca scientifica. Si dovrà occupare di bandi di concorso, grant istituzionali, facilitazione dei rapporti fra accademia e industria, integrazione con Europa, Usa e Asia, controllo dei risultati, rapporti e comunicazioni con la società. Tra i partecipanti alla tavola rotonda, scienziati ed economisti come il ministro Luigi Nicolais (docente di Materiali polimerici dell'università di Napoli), Pasquale Pistorio (vicepresidente di Confindustria), Adriano De Maio (già rettore del Politecnico di Milano), il vice presidente della Camera ed ex ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e inoltre Alberto Alesina (professore di Economia ad Harvard), Alberto Mantovani (direttore scientifico dell' Istituto Humanitas), Nello Martini (direttore dell'Agenzia del farmaco, Aifa), Corrado Passera (consigliere delegato di San Paolo-Intesa).