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Università

Modica: Stato raddoppi investimenti in ricerca


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 8 MAG - "E' necessario che lo Stato raddoppi il suo investimento (nella ricerca, ndr), ma anche che il mondo delle imprese quintuplichi il suo sforzo". Lo ha affermato il sottosegretario all'università e alla ricerca, Luciano Modica, intervenendo alla tavola rotonda "L'Università, l'innovazione ed il nostro futuro", organizzata questa mattina a Roma dall'ambasciata statunitense. Modica ha spiegato che l'Italia investe l'1% del Pil in ricerca, di cui lo 0,6% di denaro pubblico e lo 0,4% dai privati, contro una media europea del 2% e un obiettivo del 3%. Parlando del sistema universitario italiano, Modica ha indicato come "punti deboli" il "ritardo" nell'adeguamento al sistema del dottorato di ricerca, la mancanza della grande impresa e le difficoltà a reperire credito per la ricerca. Sta invece "crescendo - ha aggiunto - la cultura della imprenditorialità accademica". "Le Università hanno un ruolo primario nell'implementare il dinamismo dell'economia italiana, come avvenuto negli Stati Uniti", ha osservato l'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia, Ronald Spogli, ricordando che un anno fa l'Ambasciata ha lanciato l'iniziativa 'Partnership for growth', con l'obiettivo di "incrementare le relazioni economiche tra Usa e Italia e portarle al livello di quelle culturali e politiche". Spogli ha anche citato il caso dell'Università di Stanford, dove si è laureato, e la sua iniziativa 'Stanford challenge': "Io vedo questa iniziativa - ha detto - come la nostra 'Partnership for growth' ma portata ad un livello ancora più alto". "L'Italia ha grandi università di ricerca", ha osservato il presidente dell'Università di Stanford, John Hennessy, che ha sottolineato l'importanza del capitale umano come "chiave per creare un ambiente innovativo": "Noi cerchiamo dei visionari", ha aggiunto, indicando casi di successo come Google, Yahoo e Cisco. Ieri Hennessy, accademico di livello internazionale e imprenditore di successo, ha incontrato il Rettore della Luiss, Massimo Egidi, ancora assieme all'ambasciatore Spogli. Durante l'incontro, cui hanno preso parte docenti della Luiss, rappresentanti del settore del venture capital e del sistema industriale, sono state valutate opportunità di collaborazione tra i due atenei. In particolare si è discusso l'esempio di Stanford e della Silicon Valley come possibile modello per favorire l'innovazione e la creazione di nuove imprese nel sistema italiano.