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Università

Turismo, master tra Sicilia ed Egitto


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA)- PALERMO, 24 APR - In Egitto, a Mansoura, docenti egiziani e siciliani tengono lezioni e cercano nuove alternative al turismo tradizionale per lo sviluppo locale. A seguire i corsi - in italiano e in arabo - ci sono venti allievi provenienti da Egitto e Italia, ma anche da Algeria, Francia e Spagna.

Prosegue così nell'altra sponda del Mediterraneo, dopo un primo ciclo di lezioni a Palermo, il master in "Turismo relazionale integrato e pianificazione strategica per le aree e le regioni mediterranee", organizzato dalla Università di Palermo e di Helwan (Cairo) e dalla Regione Sicilia. "L'obiettivo - spiega il vice-coordinatore del master, Fabio Naselli, in Egitto per insegnare sociologia del turismo sostenibile - è quello di formare un gruppo di esperti che sappiano fare da guida agli attori locali attraverso una re-interpretazione del turismo, per la salvaguardia e la valorizzazione dei territori e delle risorse locali, l'artigianato tradizionale ad esempio, e le produzioni locali".

Il master, spiega Naselli, prevede anche la realizzazione di uno studio approfondito dell'offerta turistica egiziana ed italiana e delle potenzialità nascoste sul modello di una 'mappatura' già eseguita per l'area siciliana. Lo studio ha l'obiettivo di identificare le carenze e i punti forti del settore; gli enti e le imprese a cui riferirsi e che potranno divenire interlocutori privilegiati per i corsisti durante i loro stage, e le possibili realtà operative nei due paesi. Una parte fondamentale dell'iniziativa, infatti, mira ad incoraggiare, attraverso simulazioni e per mezzo della redazione di progetti, la creazione di joint venture italo-egiziane in ambito turistico.