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Ricerca, verso riforma Enti


 
 
01 dicembre 2017


(ANSA) - ROMA, 14 APR - Enti pubblici di ricerca in attesa di riforma cominciano a vedere uno spiraglio di luce dopo l'arrivo, in Senato, del tanto atteso ddl di delega sul riordino. E nel frattempo proseguono proteste e polemiche, tra commissariamenti, come è avvenuto nei giorni scorsi per l'Istituto Nazionale della Montagna (Imont), e dimissioni, come quelle rese note oggi dal presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf).
Era la primavera il termine massimo che a fine gennaio il ministro per l'Università e la ricerca, Fabio Mussi, aveva indicato per il riordino degli enti pubblici di ricerca. "C'é bisogno di rinnovare le condizioni per un lavoro sereno per i ricercatori", aveva detto allora il ministro, indicando come prima possibilità una legge delega da discutere in Senato e, in alternativa, la legge che dà al ministro della Ricerca poteri sul regolamento. "Se la legge al Senato dovesse fermarsi, userò l'altra. In primavera bisogna rimettere le cose a posto", aveva detto ancora Mussi.
E nei giorni scorsi il ddl sul riordino degli enti è arrivato nell'aula di Palazzo Madama, con ritocchi bipartisan frutto del lavoro svolto dalla commissione Istruzione del Senato. I quattro punti del ddl prevedono: il riconoscimento dell'autonomia statutaria "al fine di salvaguardarne l'indipendenza e la libera attività di ricerca"; il riordino degli organi statutari, "con riduzione del numero dei loro componenti, garantendone altresì l'alto profilo scientifico e le competenze tecnico-organizzative, e prevedendo idonee procedure di individuazione coinvolgenti la comunità scientifica"; l'adozione di misure organizzative per potenziare professionalità e autonomia dei ricercatori, semplificando le procedure amministrative relative all'attività di ricerca e valorizzando il ruolo dei Consigli scientifici; misure volte a favorire la dimensione europea e internazionale della ricerca.
Secondo il relatore, Andrea Ranieri (Ulivo), il testo non prevede una nuova riforma degli enti di ricerca in quanto le operazioni di riordino, scorporamento e riassetto sono limitate a casi specifici. Sono attualmente in attesa di riassetto: - Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf): oggi il presidente, Piero Benvenuti, ha annunciato le sue dimissioni ai direttori degli osservatori astronomici e degli istituti di astrofisica ex Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), confluiti nell'Inaf con la riforma Moratti. Nel gennaio scorso il Consiglio scientifico dell'ente si è dimesso a causa di preoccupazioni sulla gestione delle risorse economiche. - Istituto Nazionale di Fisica della Materia (Infm): ha perso la sua autonomia ed è stato accorpato al Cnr dalla riforma Moratti. Si discute se ricostituirlo come ente autonomo. - Istituto Nazionale della Montagna (Imont): è stato commissariato nei giorni scorsi. Al commissario, Luigi Olivieri, é affidato il compito di avviare le attività del futuro Ente Italiano Montagna (Eim).