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In Senato nuovo testo 'bipartisan" per riforma enti di ricerca


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 12 APR - Arriva con diverse novità nell'Aula di Palazzo Madama il ddl di delega sul riordino degli enti di ricerca. I ritocchi sono tutti bipartisan e frutto di un intenso lavoro svolto nella commissione Istruzione del Senato. "Il ddl - ha detto il relatore Andrea Ranieri (Ulivo)- non é una nuova riforma degli enti di ricerca. Le operazioni di riordino, di scorporamento e di riassetto sono infatti limitate a casi specifici e definiti su cui si è realizzata l'intesa per l'insieme della Commissione.

Il più importante è la ricostruzione dell'Istituto nazionale di fisica della materia, che fu accorpato al Cnr e che, a parere unanime della comunità scientifica, ma anche della commissione, è stata considerata un'operazione che non ha arricchito la produttività,la capacità e l'iniziativa di nuova progettualità di un settore così importante per la ricerca italiana e per il futuro del Paese". Ranieri ha ricordato che il ddl si limita a dare agli enti di ricerca autonomia statutaria dato che si prevede "finalmente la capacità e la possibilità di regolare se stessi e diventare pienamente responsabili degli esiti del proprio lavoro". Una novità importante del ddl riguarda il commissariamento: per poterlo adottare si dovrà attendere il parere delle commissioni parlamentari competenti. Il relatore ha anche spiegato di non aver potuto inserire tra le norme del ddl la questione Enea sottolineando però che il ministro Bersani ha espresso a riguardo la volontà, anche per questo ente, di applicare la regola dell'autonomia statutaria nel riordino da lui stesso previsto. Ranieri ha sottolineato che il nuovo testo è stato varato in commissione "con il voto favorevole oltre che della maggioranza, anche di An, dell'Udc e con la benevola astensione da parte di Forza Italia e della Lega", che comunque "avevano collaborato attivamente al miglioramento del testo".