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Università

Macerata. Mussi boccia prof: "La cattedra non si compra"


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - MACERATA, 4 APR - Non si può diventare docenti universitari a chiamata, scavalcando l'obbligo di regolari concorsi, in forza di convenzioni con società private che di fatto 'pagano' l'assunzione del professore designato. Pur fra le cautele che il caso impone, è questo uno degli aspetti centrali del decreto con il quale il ministro Fabio Mussi ha annullato l'autorizzazione alla nomina del prof. Aldo Colleoni da parte dell'Università di Macerata. Nel comunicato con cui il ministero motiva le ragioni del 'no' all' autorizzazione, si fa ripetutamente riferimento alla società privata General Trade srl (capitale sociale 10 mila euro, versato per 2.500 euro) che aveva sottoscritto una convenzione con l'ateneo maceratese, assicurando finanziamenti per 800.000 euro in otto anni. Inizialmente, l'ipotesi era di istituire un posto di ruolo di prima fascia in geografia economica politica, per la somma di 100.000 euro. La convezione non ebbe seguito, ma il 24 ottobre 2006 ne fu sottoscritta un'altra, sempre con la General Trade, per l'istituzione e l'attivazione di posti di ruolo di interesse dell'ateneo per un ammontare annuale di 100.000 euro. Per onorare quest'ultimo accordo nel 2006 fu versata la prima rata di 50 mila euro, pari al 50% dell'importo dovuto, a mezzo bonifico la cui causale recita: "convenzione università e General Trade ordinante Colleoni Aldo c/o Consolato di Mongolia Trieste". Questa convenzione, nota il ministero, "é singolarmente richiamata nelle premesse del decreto rettorale con cui il 2 novembre 2006 Aldo Colleoni viene nominato professore ordinario presso la facoltà di Scienze della formazione", con un "non legittimo collegamento tra la nomina di un professore di prima fascia e una convenzione stipulata con una società privata, per la quale agisce, nei sensi sopra esposti, il medesimo destinatario della nomina a professore universitario".