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Universitari

Cgil: molti atenei non versano contributi ai precari


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 3 APR - Molte università italiane non versano in modo corretto i contributi previdenziali ai loro lavoratori o, addirittura, non li versano proprio. In particolare ciò accade nei confronti dei precari. La denuncia è della Flc-Cgil. "Dottorandi, collaboratori coordinati e continuativi, assegnisti di ricerca, sono i primi - aggiunge il segretario generale, Enrico Panini - a farne le spese. La cassa previdenziale dell'Inps, a cui vanno versati i contributi, riceve i versamenti con ritardi anche di 5 anni o li riceve in modo indistinto, con l'effetto - spiega - che al momento di dover chiedere le prestazioni dovute (come, ad esempio, l indennità di maternità) i contributi non risultano versati! Siamo di fronte a un vero e proprio scandalo che deve finire". La Flc chiede quindi che tutti i lavoratori abbiano da parte dell'università la esatta destinazione dei contributi nelle loro posizioni previdenziali e da subito attiverà con i propri uffici legali vertenze collettive contro gli atenei. "La giungla di tipologie contrattuali attraverso le quali migliaia e migliaia di persone lavorano - conclude Panini - si conferma indegna di un paese civile. La nostra richiesta di un'unica forma di lavoro con cui avviare i giovani all'attività di ricerca e didattica diventa ancora più forte di fronte a situazioni così vergognose".