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Cgil: governo fragile, difficili gli interventi per l'università


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 30 MAR - Il Governo è fragile, ciò lo costringe a lavorare giorno per giorno, senza una programmazione e questo, naturalmente, rende difficili anche gli interventi relativi all'università. E' l'amara constatazione del segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, per il quale, tuttavia, entro giugno, al massimo settembre, bisogna mettere sul tavolo qualcosa di concreto per il settore altrimenti si rischia di perdere un altro anno, un'altra Finanziaria.
L'analisi, il leader della Cgil, l'ha fatta in occasione di un convegno, organizzato dal sindacato di categoria, sul tema "il ruolo dell'università per la crescita del Paese". "Il quadro di Governo che abbiamo - ha detto Epifani ribadendo la centralità del ruolo dell'università per la crescita del Paese - ci offre qualche spazio in più, ma non è quello che ci aspettavamo. Il Governo è costretto a lavorare giorno per giorno, senza un orizzonte temporale e paradossalmente vanno a buon fine cose microcorporative che un Esecutivo come questo non dovrebbe fare. Anche per l'università - ha osservato il sindacalista - il vero limite è questo".

Tanti sono i problemi che il Governo deve fronteggiare - dall'innalzamento delle pensioni più basse al rinnovo dei contratti, alla riforma del superamento del gradone, all'operazione per la totalizzazione dei contributi e anche interventi per consentire il riscatto degli anni di laurea a costi più accettabili - e assieme a questi servono anche investimenti in politiche per la conoscenza, per l'istruzione. "Io credo che entro giugno, o al massimo settembre bisogna concretizzare qualcosa per l'università in modo da poter mettere risorse in Finanziaria" ha detto Epifani auspicando l'avvio di un indagine da parte del Parlamento sullo Stato del settore "in modo - ha spiegato - di provare a cambiare secondo una bussola". Il segretario della Cgil ha, infine, rivolto un appello al mondo universitario affinché , pur avendo tutte le ragioni per chiedere di più, si accontenti, visto il contesto, anche di raggiungere obiettivi intermedi e ha segnalato l'opportunità di aprire una discussione sulla contrattualizzazione del rapporto di lavoro, "moderna, attenta anche alle differenze" altrimenti - ha concluso - "si rischia di restare troppo in balia dei governi e della maggioranze parlamentari".