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Imprese

Pistorio: per il made in Italy il futuro è in Asia


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 28 MAR - "Nei prossimi 20 anni il motore del mondo sarà l'Asia. E' lì che le imprese italiane dovranno essere, e ce la faranno perché stiamo vedendo risposte positive". Lo ha detto il vice presidente per l'Innovazione e la Ricerca di Confindustria, Pasquale Pistorio, nel corso dell'Innovation Forum 2007, sottolineando che la presenza in Asia "é un must per tutte le imprese italiane, perché ci sono cervelli notevoli, enormi mercati potenziali e costi bassi". Pistorio, in qualità di fondatore della ST Microeletronics, ha portato un esempio pratico di come i costi del lavoro in Asia siano realmente ridotti e sia alto il valore aggiunto intellettuale: "la Stm a Delhi - ha detto - ha 1.700 ingegneri, che ci costano 22 mila dollari, cioé quattro volte in meno che in Italia. E in Cina paghiamo un operaio 1,7 dollari l'ora, niente rispetto ai 30 dollari l'ora dell'Italia". A livello di produttività - ha aggiunto - "noi facciamo in Asia il 60% del fatturato. In particolare in Cina con l'8% del personale facciamo ben il 25% del fatturato totale". Pistorio consiglia quindi alle grandi imprese di "andare subito" in India e in Cina. Per le Pmi, invece, andare da sole in questi paesi "può diventare difficile", quindi le vie giuste che Pistorio suggerisce per inserirsi in questi mercati sono due: "una è quella di aggregarsi ad altre aziende, l'altra è quella di penetrare nei territori asiatici attraverso porte come Singapore, che facilitano maggiormente l'ingresso di aziende italiane".