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Università

Ricercatori/ Miur, i concorsi saranno locali


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 24 MAR - Per scegliere i ricercatori universitari saranno banditi concorsi locali. Lo prevede la bozza delle linee-guida sulla riforma dei concorsi per i ricercatori a cui sta lavorando il ministero dell'Università e della Ricerca. Il Miur ha quindi deciso che non ci saranno più concorsi nazionali ma sarà compito del singolo ateneo bandire sia i concorsi sia scegliere il vincitore. Spetterà sempre all'ateneo stabilire le procedure interne. In via transitoria, il Miur potrà mettere a disposizione schemi di regolamento-tipo, concordati con la Crui, ma non vincolanti per chi volesse provvedere in autonomia. Le linee-guida introducono alcune novità per il reclutamento dei ricercatori. Fra queste, l'obbligo per i candidati di tenere un seminario pubblico e la presentazione di tre lettere firmate da docenti universitari italiani o stranieri, preferibilmente non appartenenti allo stesso ateneo. L'assunzione dei ricercatori è a tempo indeterminato con verifica dopo tre anni. La verifica, gestita dal Miur con il supporto dell'Agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca - di cui è atteso il regolamento - si base su cinque giudizi di valutazione in relazione all'attività di ricerca svolta dall'interessato ad opera di altrettanti revisori sorteggiati. La valutazione si considera superata positivamente se almeno tre giudizi sono positivi. In caso contrario, il costo dello stipendio del ricercato viene sottratto dal fondo di finanziamento ordinario dell'ateneo. La verifica può essere ripetuta una seconda, ed ultima volta, dopo altri tre anni. Nel caso di seconda verifica positiva il costo dello stipendio del ricercatore viene restituito al fondo dell'università; mentre nel caso opposto, definitivamente sottratto. Al momento del concorso, la valutazione dei candidati avverrà esclusivamente sulla base del curriculum scientifico e didattico, delle pubblicazioni di ricerca del candidato, delle lettere di presentazione, della prova seminariale. Fra i revisori che valuteranno il candidato sono previste dalle linee guida le pari opportunità fra uomini e donne. Infatti, si dice che "é obbligatorio che siano rappresentati entrambi i generi".