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Università

Apprendimento permanente, terza missione degli atenei


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - NAPOLI, 17 MAR - L'apprendimento permanente è la terza missione dell'Università, dopo l'insegnamento e la ricerca. E' stato questo il tema del convegno sull'argomento che si è tenuto stamani alla fiera del libro di Napoli "Galassia Gutenberg", con la partecipazione dei ministri dell'Università, Fabio Mussi, e dell'Innovazione nella pubblica amministrazione, Luigi Nicolais. "L'apprendimento permanente per gli adulti non è diventato una priorità del sistema - ha detto il rettore dell'Università L'Orientale di Napoli, Pasquale Ciriello -. Bisogna favorire una campagna di informazione. L'Università non può chiamarsi fuori. La sua terza missione, dopo l'istruzione e la ricerca, è la diffusione delle conoscenze fuori dalle sue mura". Il ministro Nicolais ha ribadito l'importanza dell'aggiornamento professionale nella pubblica amministrazione. "In finanziaria - ha detto Nicolais - abbiamo creato l'Agenzia per la formazione della pubblica amministrazione, che mette insieme tutte le scuole con questo fine". Nicolais ha aggiunto che in questo campo occorre uno stretto rapporto con l'Università e un cambiamento radicale del Formez e delle scuole telematiche. "Anche nella sanità e nella giustizia - ha concluso - occorre lavorare per uscire dal cartaceo ed entrare nell'informatizzazione". Per il ministro Mussi "un modello di lavoro precario e a basso costo è suicida. La popolazione invecchia e bisogna rendere la gente capace di lavorare più a lungo". Mussi ha indicato tre obiettivi sui quali puntare per l'aggiornamento permanente. "In primo luogo una legge quadro che indichi le linee guida e un programma pluriennale di lavoro. Quindi accordi di sistema fra Ministeri e Regioni, infine accordi mirati con parti sociali, ordini, associazioni e università, per promuovere centri per l'apprendimento permanente".

"C'é una novità in corso nel settore dell'Università, della quale non ci si è ancora accorti. Le Regioni cominciano a esercitare i poteri che in questo campo dà loro la riforma del titolo V della Costituzione e cominciano ad aumentare gli impegni anche finanziari in materia di ricerca scientifica e universitaria". Lo ha detto oggi a Napoli il ministro dell'Università, Fabio Mussi, a margine di un convegno. "Questo dato è molto promettente - ha aggiunto Mussi - e cerchiamo di valorizzarlo, anche definendo protocolli d'intesa e contratti di programma fra il Miur e le Regioni".

"Condivido le necessità espresse dai rettori, a proposito dei tagli per le spese intermedie e la loro richiesta di avere indietro questi fondi". Così il ministro per le Riforme e le Innovazioni nella Pubblica Amministrazione, Luigi Nicolais, intervenendo a Napoli a margine di un convegno organizzato per la manifestazione 'Menti@contatto'. "E' cambiata la situazione economica, le difficoltà sono passate e abbiamo alle spalle una serie di tagli dolorosi cui siamo stati costretti. Sono fiducioso che nella prossima Finanziaria, o anche prima, torneremo ad avere un po' di fondi in più per le Universita", ha concluso il ministro.