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Ricerca

Da Usa possibili criteri per distribuzione fondi


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 14 MAR - Il nostro paese, alla vigilia del varo della nuova Agenzia di Valutazione dell'Università e della Ricerca, dovrebbe prendere esempio dai criteri internazionali nella distribuzione dei fondi. E' quanto è emerso da un incontro organizzato dal Cnr con Antonio Scarpa, direttore del centro che gestisce la ripartizione delle risorse dell'americano National Institute of Health (Nih). "E' un'iniziativa molto importante - sottolinea Enrico Alleva, dirigente di ricerca dell'Istituto Superiore di Sanità - perché per l'Italia è essenziale portare al livello degli altri paesi gli standard le decisioni sui a chi e quanti fondi dare per la ricerca". La principale caratteristica dei criteri di distribuzione dei fondi da parte del Nih è l'equilibrio nelle scelte: "Recentemente anche loro hanno cambiato un po'- spiega Alleva - dando più rispetto all'opinione e alle prospettive interne del mondo della scienza rispetto alle pressioni politiche. Certo, il Nih gestisce una quantità di fondi e di scienziati inimmaginabile per l'Italia, ma comunque possiamo prendere esempio dai loro criteri etici e tecnici". Uno dei problemi principali nella scelta di dove destinare i fondi per la ricerca è quello dei valutatori. L'agenzia americana li sceglie in base alle pubblicazioni e all'effettiva volontà di partecipare alle 'study section' di valutazione. La sola struttura che decide a chi far valutare i progetti di ricerca conta più di 500 persone. "Qui da noi i numeri sono più piccoli ovviamente - conclude Alleva - ma questo non vuol dire che dobbiamo adottare i criteri 'familiaristici' che si vedono ogni tanto. La soluzione è delegare questi compiti a persone scelte nella comunità scientifica internazionale".