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Ricerca

Studio Flc-Cgil, in Sicilia mille precari


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - PALERMO, 12 MAR - Sono almeno mille i precari in Sicilia impiegati in progetti di ricerca con contratti co.co.co come assegnisti, come lavoratori a progetto e come borsisti.
Lo rivela un indagine della Flc-Cgil presentata nel corso del convegno 'Ricerca e alta formazione'. Gli addetti sono 8.165, circa il 5% del dato nazionale, con un rapporto tra addetti e popolazione di 1,64 su mille, contro il dato nazionale del 2,8 e quello europeo del 4,4.
In Sicilia, secondo lo studio basato sugli ultimi dati Istat disponibili (2004), la spesa complessiva per ricerca e sviluppo è di 681,583 milioni di euro su una spesa nazionale di 15.251 mln, vale a dire il 4,5%.
Il 60,6% della spesa complessiva viene assorbito dalle Università contro una media nazionale del 33,3% Le istituzioni pubbliche assorbono il 13,9% (14,)% media nazionale) e le imprese il 25,5% (47,8% la media nazionale). "Quest'ultimo valore - scrive Giuseppe Pernice, autore dello studio - è la testimonianza di uno scarsissimo impegno finanziario delle imprese siciliane in ricerca e sviluppo".
"Complessivamente - ha specificato Pernice, ricercatore del Cnr - la spesa per le attività di ricerca è inferiore alla media nazionale, così come il numero degli addetti alla ricerca è insufficiente. Si pone dunque un problema di riequilibrio di efficiente programmazione e di reale coordinamento delle iniziative". "In Sicilia - dice Santo Inguaggiato, segretario della Flc-Cgil - è urgente il varo di una legge regionale sulla ricerca, come hanno già fatto altre regioni. Il punto non è trovare su scala regionale soldi aggiuntivi, ma organizzare intese, accordi e istituire una cabina di regia per il coordinamento degli interventi finanziati con i fondi europei". Insomma, "creare una sinergia tra tutti i soggetti in campo - ha specificato il segretario generale della Cgil siciliana, Italo Tripi - affinché ci siano interventi finalizzati allo sviluppo: uno sviluppo del quale il governo regionale deve assumersi l'onere di indicare le coordinate".