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Ricerca

Investimenti in R&S, per la Flc-Cgil l'Italia è dietro il Burkina Faso


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - PALERMO, 12 MAR - "In Italia abbiamo bisogno di maggiori investimenti per la ricerca: Nell'ultima Finanziaria ci sono già degli impegni, ma è ancora troppo poco". Lo ha detto il segretario generale della Flc Cgil, Enrico Panini nel convegno organizzato a Palermo dalla Cgil siciliana su "Ricerca e alta formazione in Sicilia", cui partecipa il ministro all'Università, Fabio Mussi.
Panini ha ricordato che in Europa l'Italia, mentre è al settimo posto come produzione di reddito e di ricchezza, precipita al venticinquesimo posto nel rapporto tra spesa pubblica complessiva e investimenti nella ricerca. "A livello mondiale - ha spiegato il segretario nazionale della Flc - siamo stati superati dal Burkina Faso, senza nulla togliere alla ricerca in quella nazione". Panini si è poi soffermato sulla situazione dei precari che rappresentano, ha sottolineato, il 70 per cento del personale degli enti di ricerca. "Ciò significa che sono precarie quelle persone ma anche - ha detto - gli enti. Occorre un piano straordinario di immissione in ruolo che valuti le competenze scientifiche e i meriti e dia certezza ai ricercatori e agli enti". "La Sicilia - ha poi detto - può candidarsi quale capofila di uno spazio mediterraneo della ricerca per lanciare un messaggio di pace ma anche di sviluppo".

"In Italia servono almeno 30 mila assunzioni nella ricerca, il governo dovrebbe avviare subito un piano". Lo ha detto il segretario generale della Flc-Cgil, Enrico Panini, a margine di un convegno del sindacato al quale partecipa il ministro dell'Università, Fabio Mussi. "Ci sono enti di ricerca col 70% del personale precario - ha aggiunto - e in queste condizioni è ovvio che precario è l'intero ente".