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Italia, più investimenti ma cresce ignoranza scienza


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - TORINO, 8 MAR - In Italia si investe di più in ricerca e sviluppo, ma molto meno per far crescere l'interesse per gli studi scientifici. L'Annuario Scienza e Società 2007, pubblicato da Observe-science in society con il sostegno della Compagnia di San Paolo, tratteggia un quadro che conferma gli studenti italiani tra i peggiori in matematica, seguiti solo dai giovani di Grecia, Turchia e Messico e il 60% delle famiglie è senza alcun accesso a Internet. Nella classifica dei cittadini europei che leggono abitualmente notizie sulla scienza in quotidiani, riviste e su siti web, l'Italia è ultima, è al 17/o posto nelle visite a musei scientifici o città della scienza, balza al 6/o posto nella partecipazione a dibattiti pubblici sull'argomento.
E', inoltre, al 20/o posto in Europa tra i paesi più innovativi nell'ambito delle tecnologie, al 18/0 tra gli esportatori di hi-tech, al 17/o come numero di laureati e dottorati emigrati e al 22/o per cervelli 'importati'. D'altra parte matematica, fisica, biologia, l'universo delle discipline texcnico-scientifiche continuano ad esercitare poco appeal: sul totale dei laureati l'8,3% ha una laurea in materie scientifiche o in ingegneria. Angelo Raffaele Meo, presidente dell'Accademia delle Scienze di Torino, Massimiano Bucchi, professore di sociologia della scienza all'Università di Trento e membro del comitato scientifico di Observa, il segretario generale della Compagnia di San Paolo, Piero Gastaldo, l'assessore regionale all'Università e alla Ricerca, Andrea Bairati, hanno commentato i dati con preoccupazione. Non èsolo problema di soldi, di investimenti - hanno detto - ma di cultura, di idee. Bucchi ha ricordato che tra il 2007 e il 2013 il Settimo Programma Quadro dell'Unione Europea prevede un budget di oltre 50 miliardi di euro.