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In breve
Biotech

222 imprese italiane, 162 per la salute


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - MILANO, 5 MAR - Ben 222 imprese, con una forte predominanza di aziende dedicate alla cura della salute (162), oltre 14 mila dipendenti, di cui 4.926 impegnati in attività di ricerca e sviluppo, 4.083 milioni di euro di fatturato, 1.283 milioni in ricerca e sviluppo e una capitalizzazione complessiva superiore ai 2 mila milioni di euro.
E' questa la fotografia del settore biotech italiano emersa dal Rapporto 2007 sulle biotecnologie in Italia. L'occasione è stata fornita dalla giornata inaugurale di BioEurope Spring, una delle più importanti manifestazioni internazionali sulle biotecnologie che per la prima volta si svolge in Italia. "Il treno del biotech italiano - ha detto il presidente di Assobiotec, Roberto Gradnik - prosegue deciso la sua corsa. I dati che emergono dal rapporto 2007 ci consegnano un settore che continua a conoscere tassi di crescita a due cifre e che ribadisce con forza il proprio potenziale al servizio dello sviluppo economico nazionale. Le imprese biotech italiane - ha aggiunto Gradnik - confermano il proprio dinamismo e la propria capacità di innovazione". Secondo il presidente di Assobiotec, il governo "darebbe prova di grande miopia se non decidesse di puntare con decisione sullo sviluppo di questo settore, per giocare un ruolo di primo piano sul fronte dell'innovazione e della competitività internazionale, ma soprattutto per assicurare a milioni di cittadini e di cittadine un significativo miglioramento della propria qualità della vita".
"Oggi è in atto un recupero dell' Europa sugli Stati Uniti, nella capacità di costruire valore aggiunto nelle biotecnologie, per quanto riguarda il settore sanitario e farmaceutico. Voglio sperare che l' Italia riesca ad approfittarne". Sono le parole del presidente di Farmindustria, Sergio Dompé, a commento di alcuni dati forniti oggi da Marc de Garidel, amministratore delegato di Amgen per il Sud Europa, nella conferenza di apertura di BioEurope Spring. In particolare, De Garidel, aveva proiettato una diapositiva che metteva in evidenza come oggi negli Stati Uniti ci siano 1830 aziende operanti nel settore farmaceutico del biotech, mentre in Europa sono 1976. E in Italia, Paese a cui Dompé più ha fatto riferimento, quasi il 60% delle 222 imprese biotecnologiche sono state censite a partire dal 1997. E di queste, 87 a partire dal 2000. Delle 222, 162 operano nell'ambito della cura della salute, 39 in ambito agricolo, zootecnico e veterinario, 17 in ambito industriale e ambientale e 13 sono orientate verso la ricerca e sviluppo in ambito bioinformatico. Inoltre, 72 imprese (34%) hanno sede in Lombardia, 32 (14%) in Piemonte, 23 (10%) in Toscana, Friuli 18 (8%), 15 (7%) Lazio, 13 Sardegna (6%), 12 Emilia Romagna (5%), 11 Veneto (5%).