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Ricerca

Mussi: servono 40 miliardi, mi accontento di 12


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - TORINO, 1 MAR - Il sistema della ricerca in Italia "avrebbe bisogno di 40 miliardi di euro di risorse aggiuntive da qui alla fine di questa legislatura, per rispettare gli obiettivi fissati a Lisbona e arrivare al 4,5% del Pil, mi accontenterei di investirne dodici". Così il ministro della Ricerca e dell' Università Fabio Mussi ha risposto oggi ai rettori delle Università del Piemonte che ha incontrato nel pomeriggio a Torino. "In Italia - ha detto Mussi - la ricerca risente dello scarso impegno delle imprese private, e il sistema va parecchio peggio di come dovrebbe, con risorse di molto inferiori a quelle dei paesi che competono con noi, ma al tempo stesso va meglio di come si racconta. Siamo partner ambiti e i nostri ricercatori sono molto richiesti". Mussi ha ricordato la dotazione di 960 milioni di euro in tre anni destinati dall'ultima Finanziaria al fondo per gli investimenti nella ricerca scientifica e tecnologica, i 136 milioni in più per gli enti pubblici di ricerca, i 150 milioni aggiuntivi per il fondo di formazione delle università. "Il problema - ha affermato Mussi - è ricostruire la filiera, il punto di debolezza è la catena che va dalla scoperta scientifica al prodotto, dalla scienza all'industria. Ma è significativo - ha aggiunto il ministro - l' incremento di fondi destinati alla ricerca dalle Regioni". Mussi ha citato l' accordo per il sistema universitario e le reti di ricerca con la Regione Piemonte che sarà perfezionato entro la fine di marzo: "E' un modello di federalismo cooperativo: Regioni e Governo fissano le linee strategiche e ci mettono qualche soldino. Nel caso del Piemonte le risorse ammontano a qualche decina di milioni di euro, una cifra non grossa, ma l' accordo è significativo". Mussi ha posto l'accento sulle necessità di "creare un nuovo management della ricerca" e "un piano nazionale delle infrastrutture di ricerca", nell' ambito del Cipe, "perché le infrastrutture di ricerca hanno la stessa importanza di quelle stradali o di porti e aeroporti". Mussi, infine, ha caldeggiato la promozione di una legge per una nuova governance del sistema universitario: "Quella attuale é una pazzia - ha detto - a cominciare dal lavoro del ministro che deve mettere la firma su tutto. Dobbiamo fare sposare il principio di autonomia con quello di responsabilità che finora é spesso mancato. La legge sulla nuova governance può essere pronta appena sarà chiusa la questione delle classi di laurea e dell' agenzia di valutazione".