ANSA) - ROMA, 28 FEB - Dalle ore 8 di venerdì 2 marzo si asterranno dalle prestazioni assistenziali i medici specializzandi di Roma, Milano, Bologna, Padova, Pisa, Trieste, Varese, Pavia, Ferrara, Modena, Palermo, Messina, Ancona, Sassari, Cagliari, Genova con manifestazioni locali nei policlinici e per le strade delle città.
Da anni, 22.000 medici specializzandi, ricorda la Federspecializzandi, prestano assistenza presso il SSN "in condizioni di sfruttamento lavorativo, senza una retribuzione dignitosa, senza tutele contrattuali, e a fronte di una formazione scarsa e spesso inadeguata". Dopo il finanziamento della legge 368/99 avvenuto con la Finanziaria 2006, gli specializzandi aspettano l'uscita di un DPCM che avrebbe portato all'attuazione dei contratti di formazione specialistica. Il decreto che deve portare all'attuazione del contratto è infatti bloccato da mesi tra i Ministeri della Salute e dell'Università. La Segreteria Nazionale dell'Anaao Assomed ha espresso sostegno e solidarietà agli specializzandi: "malgrado dichiarazioni interessate di parte universitaria, il decreto legislativo 368/99 continua a rimanere inapplicato - osserva il sindacato - mentre latita, per motivi non chiari, anche la emissione del bando per l'accesso alle Scuole di Specializzazioni per l'anno accademico 2006/2007. I Ministeri interessati, ed in particolare il Ministero della Salute e le Regioni, non possono perseverare in un silenzio assordante di fronte ad una situazione che penalizza gravemente i Medici di domani".
Sabato 3 marzo è convocata alle ore 14 presso l'auditorium della I Clinica Medica del Policlinico Umberto I a Roma un assemblea nazionale dei medici in formazione specialistica, dove verranno stabilite le prossime tappe della mobilitazione. Fra le richieste c'é l'uscita immediata del DPCM che applica il contratto di formazione specialistica previsto dalla legge 368/99, l'emanazione di un regolamento attuativo della legge, che stabilisca i diritti formativi e responsabilità assistenziali per tutti gli specializzandi e l'uscita immediata del Bando di Concorso per l'ammissione alle scuole di specializzazione e il ritorno a una tempistica regolare nei bandi di concorso.