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Università

Ateneo Euromed, al via gruppo di lavoro


 
 
01 dicembre 2017

(ANSAmed) - ROMA, 26 FEB - Realizzare un'Università euromediterranea, con sede in Slovenia, e una struttura basata sulla rete di relazioni e attività già portata avanti dall'Unione delle università del mediterraneo (Unimed). Questa la proposta che ha preso corpo nel corso dei lavori della Commissione per la promozione della qualità della vita, degli scambi umani e della cultura dell'Apem (Assemblea parlamentare euromediterranea) che si è riunita oggi a Roma.
La Commissione ha deciso, su questo tema, di proporre all'assemblea plenaria dell'Apem, che si riunirà a metà marzo a Tunisi, "la costituzione di un gruppo di lavoro - ha spiegato la presidente della Commissione, Tana De Zulueta - per poter stringere entro l'anno su un percorso condiviso per la nascita di un'Istituzione universitaria euromediterranea".
Due sono le proposte, considerate integrabili, che sono state illustrate nella riunione della Commissione cultura e che concorreranno a dare vita alla nuova struttura universitaria. La proposta di base è quella dell'Unimed, che si candida a trasformare la propria rete, che dopo quasi vent'anni di attività conta oggi 74 università, in una Università mediterranea. "La nostra idea centrale ha spiegato il direttore generale di Unimed, Franco Rizzi - è immaginare che il sapere non rimanga dentro un'istituzione, ma diventi mobile", rispondendo ai vari bisogni di formazione. L'altra proposta viene dalla Slovenia, ma al momento senza dettagli precisi: si sa soltanto che il Paese si è candidato ad ospitare la sede della futura università euro-mediterranea. "Presenteremo la proposta al bureau di Tunisi - ha detto il parlamentare sloveno Aurelio Juri - si tratta di un progetto che é stato elaborato da un gruppo di esperti sloveni, del mondo accademico e della società civile, che non nega ma completa il ruolo di Unimed. L'idea - ha aggiunto - è di creare una nuova generazione di intellettuali che sappiano dialogare meglio".
Sull'idea di creare un'Università euro-mediterranea è intervenuto anche il vice-ministro degli esteri Ugo Intini: "E' un'iniziativa per ora allo stato embrionale - ha detto - ma degna della massima attenzione, e che auspichiamo possa tradursi in un progetto articolato, che potrebbe essere avviato in occasione della prima riunione dei ministri Euromed dell'istruzione superiore e della ricerca, prevista a giugno in Egitto".