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Eco-energia

Rubbia: solare e nuovo nucleare sono futuro


 
 
01 dicembre 2017

(ANSA) - ROMA, 21 FEB - "Un nuovo nucleare e un nuovo solare (solare termodinamico ndr) potrebbero garantire energia al mondo per migliaia di anni". Sono le parole confortanti arrivate da Carlo Rubbia, consulente del Ministero dell'Ambiente, nel corso della sua audizione in senato in commissione territorio ambiente dopo aver illustrato un quadro futuribile più che preoccupante. "L'Arabia Saudita - ha detto a proposito dell'energia solare - potrebbe produrre energia solare equivalente all'energia ricavata dal petrolio che estrae impiegando solo 1 millesimo del proprio territorio". Quanto al Nucleare ha detto: "Il nucleare di oggi non va bene perché significa scorie radioattive, significa Cernobyl, significa Hiroshima. Ma ci sono altre forme di energia nucleare, bisogna rivolgersi a un nuovo nucleare che ci assicuri, insieme al solare, energia pulita". Bocciato invece dal professor Rubbia il carbone: "il carbone pulito non esiste - ha detto - per bruciare carbone si producono emissioni di particolato, emissioni di fumi e quant'altro. Oggi possiamo ridurre queste emissioni, ma comunque restano". Quanto al presente Rubbia ha avvertito: "Kyoto non basta", le misure del protocollo (al quale peraltro non aderiscono proprio i paesi che producono più C02 come gli Stati Uniti) secondo Rubbia sono dei semplici palliativi. "Se il protocollo fosse attuato - ha spiegato - tutt'al più si avrebbe un effetto rallentamento di sette anni sull'accumulo dei gas serra". Il problema, ha spiegato, è che il C02 si genera ma non si distrugge, resta nei millenni. "Nell'atmosfera oggi ci sono ancora gli effetti dell'incendio di Roma fatto da Nerone" ha detto. "Servono quindi cambiamenti forti e significativi". Investire nelle tecnologie innanzitutto. Al precedente ministro dell'ambiente Rubbia aveva proposto di destinare l'1% del ricavato delle tasse sui carburanti per finanziare la ricerca e le energie innovative. "Penso - ha detto - che questa possa essere ancora un'idea praticabile. Soprattutto perché dobbiamo tenere conto che fra 30-40 anni il petrolio e i gas naturali saranno esauriti a questo punto la situazione sarà molto grave. Gli 8 miliardi di uomini che popoleranno il pianeta non avranno più energia in quantità abbondante e a bassi costi e questo potrebbe avere effetti devastanti". Non è mancato nel corso dell'audizione un accenno al paradossale uso delle auto: "Ogni auto produce in un anno una quantità di co2 quattro volte superiore al proprio peso. Significa che il miliardo di auto in giro nel mondo producono 4 miliardi di tonnellate di co2 all'anno tenuto conto che il totale delle emissioni di co2 è di 20 miliardi di tonnellate ci si rende conto dell'effetto negativo dato dalle sole automobili".