(ANSA) - ROMA, 16 FEB - "Siamo ancora fragili e deboli nella valutazione della ricerca, i fondi son sempre stati e sono tuttora insufficienti per coprire le enormi possibilità di sviluppo della ricerca nel nostro Paese", un motivo in più per indirizzarli secondo criteri di merito. E' la dichiarazione del premio Nobel Rita Levi Montalcini intervenuta oggi all'Università Roma Tre in occasione della presentazione del libro Bianco sulla valutazione della Ricerca, che dà un inquadramento su come valutare al meglio la ricerca pubblica e privata per indirizzare correttamente le risorse limitate. "Nel mio lunghissimo percorso racconta il Nobel ho ammirato enormemente il modo di condurre la ricerca in Usa. Ritornata in Italia ho però ammirato l'enorme impegno, capacità, preparazione dei nostri giovani". Oggi siamo in una fase nuova della ricerca, sono cadute le barriere tra le varie componenti della ricerca, di base e applicata, e tra i vari settori della ricerca che è divenuta interdisciplinare rileva Levi Montalcini quindi da questo punto di vista siamo oggi in un momento eccellente". Ma siamo ancora fragili sul fronte della valutazione della ricerca per orientare i finanziamenti che sono ancora insufficienti, spiega la Senatrice a vita, manca questa capacità che invece "ho visto negli Stati Uniti", di valutare non in base ad appartenenze a gruppi di potere, ma in base al merito. "Penso che la ricerca vada molto attentamente valutata prima di finanziarla - dichiara Levi Montalcini - io conosco l'Agenzia Nazionale di Valutazione (ANVUR) lanciata nell'Ottobre scorso, che corrisponderà all'idea ottima di una rigorosa e seria valutazione prima di finanziare sia università che centri di ricerca pubblici e privati". Ci vuole un'agenzia di esperti che si dedichino a valutare, prosegue il Nobel, il valore della ricerca e il finanziamento opportuno. "I finanziamenti non sono mai sufficienti conclude Levi Montalcini si spera che aumentino in base al valore della ricerca, non all'appartenenza di gruppi di potere ma solo in base al merito".