ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Atti amministrativi

Criteri più rigorosi per l'attivazione dei corsi di studio

In attesa del decreto ministeriale, il Ministero esorta gli atenei ad applicare i nuovi 'requiti necessari di docenza' sin da quest'anno

 
 
28 gennaio 2010
da-ministeri[1].jpg
In attesa dei nuovi e più stringenti criteri per l'attivazione dei corsi di studio - i cosiddetti 'requisiti necessari' -, contenuti in un decreto ministeriale di imminente adozione e obbligatori a partire dal 2011-2012, il capo dipartimento per l'Università, l'alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca, Antonello Masia, ha raccomandato a tutti gli atenei di tenere quanto più possibili presenti, già a partire dall'offerta formativa per l'anno accademico 2010-2011, da presentare entro il prossimo 1° febbraio, i contenuti della nota del Ministro Gelmini n. 160 del 4 settembre 2009 (che anticipava, di fatto, le prescrizioni del prossimo decreto - Leggi anche: "Vincoli più severi per i nuovi corsi di laurea" del 10 settembre 2009).

Ciò affinché tale offerta formativa sia "effettivamente sostenibile" in relazione a ciascuno dei "parametri quantitativi" indicati nella nota stessa. "Le università - prosegue Masia - devono pertanto cercare di limitare i costi derivanti dalla attivazione di corsi di studio e di insegnamenti che potrà essere necessario successivamente disattivare, anche in virtù della "rilevante restrizione delle risorse disponibili sul fondo di finanziamento ordinario per il corrente e, soprattutto, per i prossimi esercizi".

Tra le prescrizioni anticipate dalla Gelmini a settembre sul computo dei requisiti di docenza, c'era l'eliminazione degli 'sconti' - inizialmente previsti "per i corsi di studio omologhi, ovvero per i corsi di laurea afferenti alla stessa classe successivi al primo da attivare nella stessa sede della struttura didattica competente o nell'ambito della medesima provincia o delle province confinanti", abolendo anche i 'piani pluriennali di raggiungimento' degli stessi requisiti.

Non potranno, inoltre, essere conteggiati concorsi "in itinere", sebbene - per assicurare il funzionamento dei corsi di studio, si potranno tenere in considerazione, incarichi conferiti a docenti di ruolo in pensione entro il numero massimo di 2 per ogni corso di laurea, 1 per ogni corso di laurea magistrale e 3 per ogni corso di laurea magistrale a ciclo unico. Andranno, ancora, imposti criteri più severi sul numero minimo degli studenti iscritti ai corsi di studio, e - anche per le università non statali - sulla differenziazione dei crediti formativi, nell'articolazione dei corsi di studio in differenti curricula, e nell'articolazione dei corsi di studio interclasse.

Il grado di adeguamento complessivo di ciascuna Università ai requisiti previsti dal Dm in corso di adozione, già a decorrere dall'a.a. 2010/2011, sarà inoltre opportunamente valutato nell'ambito dei provvedimenti con i quali saranno definiti gli "indicatori" per la valutazione dei risultati. Valutazione che servirà per ripartire le risorse relative alla programmazione e al fondo per il finanziamento ordinario.