Il Ministro dell'Università e della Ricerca Fabio Mussi ha presentato al Consiglio Universitario Nazionale (CUN) lo Schema di regolamento di riforma del dottorato di ricerca. Il nuovo decreto, che regola il terzo livello della formazione universitaria, nel quale si fondono in maniera stretta formazione e ricerca, si fonda su tre principi fondamentali:
- l'attivazione dei dottorati solo in stretto coordinamento con lo svolgimento di attività di ricerca documentate e di alto livello
- l'istituzione dei dottorati solo entro vere e proprie scuole di dottorato, a livello di Ateneo o inter-Ateneo
- la rigorosa attività di accreditamento e valutazione delle scuole a livello nazionale, e di valutazione dei singoli corsi di dottorato, affidata all'ANVUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca)
Maggiori dettagli nella nota di accompagnamento allo schema di regolamento ministeriale.
UNIVERSITA': DOTTORATO 'APRE' A DIPENDENTI PUBBLICI
LO PREVEDE SCHEMA DI REGOLAMENTO PREDISPOSTO DAL MINISTRO MUSSI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 NOV - Alle scuole di dottorato potranno essere ammessi anche studenti-lavoratori, compresi i dipendenti pubblici. Lo prevede lo schema di regolamento ("criteri generali per la disciplina del dottorato di ricerca") messo a punto dal ministro Mussi. Il provvedimento, che è già stato presentato al Consiglio universitario nazionale e alle associazioni di categoria, disciplina, in nove articoli, il terzo livello della formazione universitaria. I corsi di dottorato di ricerca istituiti dalle singole università o da università tra loro consorziate, anche in convenzione con soggetti pubblici e privati (in possesso di elevata qualificazione scientifica, personale ricercatore e adeguate attrezzature) sono organizzati dagli atenei in apposite Scuole di dottorato. Queste scuole devono essere accreditate dall'Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (Anvur) che può anche revocare l'accreditamento in conseguenza di una valutazione negativa dell'attività svolta. Tra i requisiti per l'istituzione della scuola c'é la disponibilità di borse di studio (normalmente di durata triennale) dell'importo e nel numero richiesti per l'attivazione di un ciclo di corso e la previsione di valutazioni periodiche dei risultati da parte di referee altamente qualificati a livello internazionale. Il numero minimo di dottorandi da ammettere a una singola scuola e l'importo minimo delle singole borse di studio vengono definiti con un decreto del ministro. L'Anvur redige una relazione annuale sullo stato di funzionamento delle singole Scuole. L'accesso al dottorato è previsto, senza limiti di età e cittadinanza, per coloro che sono in possesso di laurea specialistica o magistrale o di un analogo titolo accademico conseguito all'estero e riconosciuto in Italia. Cé l'obbligo almeno semestrale o annuale di mobilità interateneo o presso enti di ricerca o imprese, con un'attenzione particolare allo svolgimento di periodi di studio all'estero. Per quanto riguarda l'inserimento di dipendenti pubblici - con lo scopo di fornire alla Pubblica amministrazione dirigenti qualificati - i regolamenti delle scuole possono prevedere il prolungamento fino a sei anni del periodo di partecipazione al corso.