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Una colazione nel giardino di via Biblioteca

Concluso domenica il progetto di Officine culturali per la valorizzazione dell'area a nord della Chiesa di San Nicolò l'Arena

 
 
23 dicembre 2014
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Si è concluso domenica 21 dicembre il progetto ideato e realizzato da Officine Culturali  "Il Giardino condiviso: svelare via Biblioteca" finanziato con i fondi "P.A.R.I. Partecipazione, Autonomia, Impresa, Responsabilità" promossa dalla Direzione Cultura e Turismo in collaborazione con la P.O. Politiche Giovanili del Comune di Catania. Il progetto è stato aperto dalla Caccia al Tesoro di Natale dello scorso 8 dicembre, che ha visto più di 200 persone coinvolte nel gioco e nella piantumazione delle aromatiche e del leccio in via Biblioteca. Il 14 dicembre si è proseguito con il Workshop "Il Giardino che vorrei" destinato prevalentemente agli abitanti del quartiere Antico Corso. Il terzo e ultimo appuntamento è stato "Colazione in Giardino" di questa domenica.
Alle 9:30 i tavoli con caffè e te, biscotti e torte erano già pronti per essere condivisi con chi ha voluto portare un dolce fatto in casa, riappropriandosi del terzo spazio verde del centro storico catanese. Come nelle capitali europee si è fatta colazione sul prato tutti insieme, sotto il fruscio degli alberi e tra i profumi delle aromatiche piantate dai bambini.

È stata Pamela Toscano, accompagnata da un energico e giullaresco Andrea Balsamo e da una esuberante Rosaria Torcitto, a raccontare la "vera storia" del giardino, condita di piccoli pettegolezzi e grandi progetti e fatta di uomini e di donne immaginarie o reali. Come pifferai magici gli artisti hanno condotto i partecipanti nei molteplici percorsi del giardino realizzato dall'architetto Giancarlo De Carlo su richiesta dell'Università degli Studi di Catania, fino a giungere davanti al grande muro che tiene segrete le delizie della piccola oasi urbana. Lì Lucia Scuderi insieme ai più piccoli ha "abbattuto" artisticamente la membrana di cemento con pennelli, colori, luce e fantasia. Un murales realizzato su tela per dipingere un giardino immaginario e desiderato. Centinaia di partecipanti tra bimbi e adulti emozionati dalla musica e dai colori hanno riconquistato un nuovo spazio che esisteva ma non gli era stato ancora presentato e raccontato. Al giardino inoltre da domenica 21 campeggia una nuova segnaletica con alcune informazioni storiche sul luogo oltre che le direzioni dei vari dipartimenti, istituti, spazi e servizi, realizzata da Officine Culturali con la collaborazione degli studenti del Dipartimento di Scienze Umanistiche. Proprio gli studenti universitari partecipanti e i giovani abitanti del quartiere (molti con i propri figli) hanno potuto finalmente assistere e partecipare ad un uso consapevole, divertente e attivo di un luogo pubblico a loro caro e noto, che ha dimostrato di potere essere riempito e valorizzato grazie alle attività e alla collaborazione tra la gente.
La colazione in giardino potrebbe diventare un appuntamento costante per chi ama la musica, l'arte e la natura e per chi semplicemente vuole condividere le proprie creazioni culinarie.

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Per Officine Culturali il progetto "Il Giardino Condiviso" è appena iniziato: le tre iniziative dicembrine sono un modo per ritornare a parlare e a progettare per il futuro del Monastero dei Benedettini e del suo spazio urbano circostante. Dal progetto verrà stipulato un documento da presentare al Comune e all'Università con proposte di iniziative di condivisione, utilizzo e manutenzione di un luogo che può contribuire a migliorare la quotidianità degli abitanti del quartiere, degli studenti universitari e l'esperienza di visita dei fruitori occasionali. Tra qualche giorno inoltre sarà on line il video realizzato con la collaborazione del fotografo Salvo Puccio che documenta i passaggi delle tre giornate del progetto. È nelle intenzioni dell'associazione inoltre pubblicare entro breve il bilancio economico e quello sociale di questa prima fase di rigenerazione. Officine Culturali vuole infatti proseguire con il suo proposito di fine anno: rendere il giardino di via Biblioteca uno luogo vivo, vivace, curato, sicuro e rispettato.