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Facoltà di Medicina

La Semeiotica, "l'arte" di sapere interpretare i sintomi clinici

Alla Facoltà di Medicina presentati due volumi dedicati alla disciplina che si occupa dell'analisi dei segni e dei sintomi clinici del paziente: "Saperli riconoscere, tradurli e valutarli rappresenta la parte più importante del mestiere di medico".

 
 
09 dicembre 2014
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"La Semeiotica ai tempi dell'Innovazione", è questo il titolo dell'evento che si è tenuto lunedì 1 dicembre nell'aula magna della Scuola "Facoltà di Medicina" dell'Università degli di Catania in occasione della presentazione dei due nuovi manuali dedicati alla semeiotica medica e chirurgica.

Un incontro che ha visto la partecipazione di centinaia di studenti e di alcuni degli autori dei due testi. Tra di loro: il preside della Scuola "Facoltà di Medicina" dell'Università di Catania, il prof. Francesco Basile; il prof. Antonio Biondi professore associato di Chirurgia Generale ed il prof. Riccardo Polosa, ordinario di Medicina Interna dell'Ateneo catanese. A moderare la dott.ssa Daniela Saitta, project manager dell'Università, che si è occupata anche della traduzione di alcune sezioni dei testi.

Per la Scuola di Medicina, la semeiotica è una delle discipline più importanti. Essa si occupa dell'analisi dei segni e dei sintomi clinici del paziente e consente al medico di effettuare una diagnosi certa ed accurata, o perlomeno di indagare sulle ipotesi diagnostiche. Per questo motivo, nella sua introduzione Francesco Basile - rivolgendosi ai giovani studenti intervenuti - ha detto: "Il mio consiglio per chi vuole intraprendere la missione di diventare medico è quello di dotarsi sempre di una piccola biblioteca personale da consultare periodicamente. Conoscere la semeiotica - ha poi aggiunto - vi permetterà di diventare bravi medici in qualsiasi ambito voi intendiate specializzarvi".

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Il preside ha inoltro spiegato che la stesura dell'opera ha visto la collaborazione di illustri medici e professori di tutte le facoltà italiane: "Un lavoro di team coordinato dai docenti del nostro Ateneo che sarà fiore all'occhiello della disciplina in tutta la Penisola".
La particolarità dei manuali sulla semeiotica presentati dai docenti catanesi è l'utilizzo di metodi innovativi. "La possibilità di visionare video, con immagini e relazioni inedite, consente agli studenti di approcciarsi alla disciplina meglio e più efficacemente - ha spiegato il prof. Antonio Biondi -. Questo è ciò che fa la differenza perché vedere quello che dobbiamo conoscere vi darà ottime possibilità di apprendimento".

Negli anni il metodo di studio di questa disciplina è cambiato e si è evoluto nei tempi e nei contenuti. Come ha ricordato il prof. Riccardo Polosa, tra gli autori del Macleod dedicato alla semeiotica medica: "Fin dal primo approccio alla Medicina, bisogna  ricordare che vedere i segni, saperli riconoscere, tradurli e valutarli rappresenta la parte più importante del mestiere di medico. Oggi l'innovazione portata dalla diagnostica strumentale - ha ricordato Polosa - ci da una grande mano d'aiuto ma non bisogna mai tralasciare la tradizione. Saper raccogliere l'anamnesi - ha aggiunto - ed eseguire un esame obiettivo mirato ed efficace è fondamentale".
Grazie alla collaborazione con la casa editrice Edra, è stato possibile, a fine evento, organizzare  un'estrazione di copie in omaggio a dieci studenti della Facoltà di Medicina dell'Università di Catania, un dono utile per la realizzazione della loro biblioteca personale.

Autori del Manuale di Semeiotica e Metodologia Chirurgica sono i proff.: Basile - Di Candio - Bellantone - Biondi - Dionigi - Docimo - Lombardi. Per il Macleod - Manuale di Semeiotica e Metodologia Medica, invece, si riportano i nomi dei curatori dell'edizione italiana: Ferraccioli - Olivieri - Pirisi - Polosa - Silvestris.