Mercoledì 12 febbraio, nell'aula magna della Scuola Superiore di Catania, il Procuratore della Repubblica di Catania, Giovanni Salvi, ha tenuto un seminario dal titolo "Verità storiche e accertamenti giudiziari". L'intervento del dottor Salvi è stato introdotto dal rettore Giacomo Pignataro, dal presidente della Scuola Francesco Priolo, e dalla professoressa Ida Nicotra, ordinario di Diritto costituzionale.
Al centro dell'esposizione del Procuratore, la costante frizione tra interpretazione politica e interpretazione giuridica, tra accertamento storico e accertamento nel processo penale, quali "paradigmi conoscitivi accomunati dalla medesima tensione verso la verità, ma profondamente distinti in termini di oggetto e metodologia". Tendente alla ricostruzione dei fatti più vicina alla verità sostanziale l'uno, orientato alla decisione nel rispetto del contraddittorio e garantista il secondo.
Significativi i casi ricordati dal dott. Salvi: dalla Strage di Peteano al caso Pecorelli, dalle stragi terroristiche e dalla connessa "teoria dell'arcipelago" all'inchiesta Mani Pulite, tutti casi per i quali il processo penale non può essere utilizzato per accertare responsabilità storico-politiche, sebbene sia latente al sistema il rischio della commistione tra verità storica e assoluzione.