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Medicina

Giovani e sigarette elettroniche, una lettera del catanese Polosa sul Financial Times

"Regole chiare per contrastare la diffusione del tabagismo"

 
 
17 dicembre 2013
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Nei giorni scorsi è stata pubblicata, nella prestigiosa rivista medica internazionale "The Lancet Oncology", la risposta firmata dal prof. Riccardo Polosa e dal prof. Pasquale Caponnetto, dell'Universita` degli Studi di Catania, ad alcune informazioni circa la diffusione delle sigarette elettroniche tra i giovani.

Secondo i due esperti, le affermazioni rilasciate dagli Editori di Lancet per cui "le sigarette elettroniche stanno diventando una porta d'ingresso al fumo tradizionale, un prodotto che spinge i giovani a iniziare a fumare", sono fuorvianti in quanto non suffragate dai risultati degli studi scientifici citati.

Anzi, una attenta lettura del report diffuso a settembre dal Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitense (CDC) dimostra esattamente il contrario. Non esistono di fatto dati a sostegno della tesi che le e-cig siano popolari tra i giovani e li spingano poi a far uso di 'bionde'.

"Lo studio del CDC e i dati scientifici attualmente disponibili provano che non esiste per i giovani non fumatori una transizione dalla e-cig alla sigaretta convenzionale - specifica Caponnetto - semmai questi dati nel loro complesso confermano che l'uso di e-cig è poco popolare tra i giovani". Priva di fondamento quindi la tesi che vuole vedere incriminata la e-cig come porta di entrata al tabagismo.

Nella loro nota, Polosa e Caponnetto, concordano con gli Editori di "Lancet Oncology" che una regolamentazione è comunque necessaria al fine di evitare che le e-cig possano in futuro diventare popolari tra i non fumatori e essere utilizzate indiscriminatamente nelle scuole. E tuttavia mettono in guardia circa il pericolo che può derivare da una regolamentazione troppo rigida e onerosa con il rischio di rendere le e-cig poco attraenti per i fumatori e meno concorrenziali delle sigarette convenzionali sul piano del prezzo di vendita.

Questo peraltro è quanto spiegato anche in una recente lettera firmata da numerosi esperti internazionali, tra cui Riccardo Polosa, ordinario di Medicina Interna dell'Universita` degli Studi di Catania, e pubblicata sul "Financial times" che lancia l'allarme sulla regolamentazione europea delle e-cig.

La recente revisione della Direttiva europea sui Prodotti del Tabacco (Tobacco Products Directive - TPD) - spiegano gli esperti - ha proposto di regolamentare le sigarette elettroniche alla stessa stregua dei prodotti medicinali. Ma la regolamentazione dei medicinali è notoriamente costosa, particolarmente lunga e complessa, anticoncorrenziale e pertanto tende a soffocare l'innovazione. Metterebbe fuori mercato molti dei prodotti attualmente in commercio.

Paradossalmente, forzando la regolamentazione in questa direzione si andranno a creare le condizioni per una maggiore diffusione delle sigarette di tabacco rispetto alle molto più sicure sigarette elettroniche. Esortiamo - hanno urlato gli esperti dalle pagine dell'autorevole quotidiano inglese - a fare opposizione a questo tentativo di far rientrare dalla finestra una regolamentazione che il Parlamento europeo aveva già legittimamente fatto uscire della porta.