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Cutgana

La Sicilia diventerà Distretto tecnologico delle energie rinnovabili nel Mediterraneo

Presentato il Progetto Lumiére in occasione del convegno sul tema "Illuminazione pubblica: Piani della luce, energia e sostenibilità" nell'aula magna del Polo Bioscientifico dell'Università di Catania

 
 
17 dicembre 2013
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La Sicilia si candida a Distretto tecnologico delle energie rinnovabili nel Mediterraneo. E' il prossimo obiettivo della Regione alla luce del finanziamento europeo per interventi in campo del risparmio energetico pari a 30 milioni di euro stanziati in favore dei 390 comuni isolani che hanno aderito al Patto dei sindaci. A darne notizia è stato il docente in Sistemi per l'energia e l'Ambiente, Rosario Lanzafame, durante il convegno sul tema "Illuminazione pubblica: Piani della luce, energia e sostenibilità" che si è svolto venerdì nell'aula magna del Polo bioscientifico dell'Università di Catania organizzato dall'Associazione italiana di illuminazione ed Enea con il patrocinio di Apea Catania ed il centro universitario Cutgana.

E l'assessore regionale all'Energia, Nicolò Marino, intervenuto al convegno, ha confermato l'impegno in campo energetico della giunta regionale guidata da Rosario Crocetta spiegando che "il decreto relativo al finanziamento dei Piani di azione di energia sostenibile destinati agli enti locali è già stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale regionale e consente ai 390 comuni aderenti al Patto dei sindaci, sulla base della circolare emessa dall'assessorato regionale, di iscrivere immediatamente a Bilancio questi fondi utilizzabili fuori dal Patto di stabilità. La Sicilia, inoltre, ha sottoscritto un accordo con il ministero dell'Ambiente e con alcune regioni per avviare sinergie comuni nel risparmio energetico, ma occorre una maggiore collaborazione degli Atenei isolani".
Un tema su cui il rettore Giacomo Pignataro si è soffermato evidenziando "come l'Ateneo catanese da tempo si stia muovendo in questa direzione impegnando le risorse disponibili per portare avanti progetti di ricerca finalizzati alla conservazione dell'ambiente ed allo sfruttamento delle energie rinnovabili, un'autentica sfida sociale in cui l'interazione tra istituzioni diventa sempre più fondamentale".

"Un percorso che affida alle università anche il compito della formazione - ha aggiunto il direttore del Cutgana, Giovanni Signorello - il Cutgana ha attivato presso il ministero dello Sviluppo economico la procedura per diventare ente preposto alla realizzazione di corsi di certificazione in campo energetico ed attiverà uno Sportello per la redazione dei Paes". "I Paes, infatti, rappresentano un'occasione per formare nuovi giovani laureati e quindi occupazione" ha sottolineato Aldo Abate, presidente della Fondazione dell'ordine degli ingegneri di Catania, in un settore che, come ha spiegato Dante Cariboni, vice presidente Aidi, "rappresenta la quarta fonte di lavoro per l'uomo a livello mondiale grazie anche all'avvento delle nuove tecnologie".

Piani di azione di energia sostenibile sostenuti dal Progetto Lumiére dell'Enea illustrato da Nicoletta Gozo: "L'efficienza della pubblica illuminazione è ormai parte integrante dello sviluppo dei Paes e della programmazione delle Smart Cities. Il progetto consente di sostituire impianti obsoleti e non a norma con una riduzione del 30-40-50% dei consumi e dei costi con l'impiego di nuove tecnologie (lampade Led) e prevede supporti alle amministrazioni nella programmazione e realizzazione d'interventi di efficientamento degli impianti di illuminazione pubblica con la condivisione ed il trasferimento di conoscenze relative alla gestione energetica del territorio".
Ed i risultati di un primo censimento illustrati da Francesco Marelli della Gsm non sono confortanti: "Su 500 comuni italiani solo l'8% dei comuni è a conoscenza della corretta consistenza degli impianti di pubblica illuminazione; il 10% è errata; il 25% è scarsa; il 57% è parziale". Per Margherita Suss del comitato esecutivo Aidi "appare indispensabile la redazione di Paes da parte della pubblica amministrazione che tengano in considerazione la propria pianificazione urbanistica che potrebbe così essere valorizzata".

"Proprio i comuni, grazie ai Paes e ai fondi regionali - hanno spiegato Antonello Pezzini e Salvatore Lupo - potranno ricominciare a gestire autonomamente le risorse energetiche autoprodotte anche perché in tempi brevi dovrà ampliare la certificazione energetica a tutti gli edifici comunali. Una mentalità che appare ancora oggi lontana in Sicilia, ma è già realtà in Europa".
E sulla realtà catanese Francesco Trimarchi della Gemmo spa ha annunciato  che "a Catania saranno riqualificati 32.318 punti luce con una riduzione delle emissioni del 40%". "Ad oggi sono stati sostituiti 17 mila impianti stradali su 17.800 previsti e ben 2.500 sospensioni su 5.800 previste. In tutto saranno sostituiti il 60% dei punti luce della città di Catania" ha concluso Trimarchi. In chiusura le relazioni di Angelo Di Gregorio, direttore Criet dell'Università Milano Bicocca, sul software Enea-Lumiére per la gestione del processo di efficientamento energetico nell'illuminazione pubblica, di Alberto Scalchi della Bosh Energy and Building solutions Italy sulla gestione del bilancio energetico, e di Vincenzo Albonico di Agesi sui possibili format di finanziamento degli interventi di riqualificazione. Aidi, infine, tramite Luigi Marletta, presidente della sezione Sicilia, ha promosso la prima edizione del concorso video nazionale "Riprenditi la città" destinato agli under 30 sul tema dello spazio urbano notturno.