L'Università di Catania continua ad aprire le sue porte all'Oriente con nuovi accordi di cooperazione.
Dopo la convenzione con l'Università di Hanoi (Vietnam), grazie alla quale i due Atenei hanno iniziato una proficua collaborazione che ha portato allo scambio reciproco di molti studenti, adesso, infatti, è il turno dell'Università dell'Agricoltura dell'Hunan, con sede in Cina, nella città di Chang-Sha.
L'accordo quadro, che per l'Ateneo catanese coinvolgerà il dipartimento di Scienze delle Produzioni agrarie e alimentari (Dispa) e il dipartimento di Gestione dei Sistemi agroalimentari e ambientali (Digesa), è stato firmato mercoledì pomeriggio nei locali del Palazzo centrale nel corso di un incontro tra il rettore e il prorettore dell'Ateneo catanese, Giacomo Pignataro e Alessandra Gentile, e una delegazione dell'Università cinese, composta dal prorettore Zeng Fusheng e da rappresentanti di vari dipartimenti.
All'incontro hanno partecipato inoltre per l'Ateneo catanese il delegato all'internazionalizzazione Andrea Rapisarda, il direttore del Dispa Salvatore Luciano Cosentino, i docenti del Dispa Vittoria Catara e Stefano La Malfa, il docente del Digesa Carmelo Rapisarda, il direttore del Cutgana Giovanni Signorello, il direttore dell'Area della Didattica Giuseppe Caruso e alcuni funzionari dell'Ufficio per i Rapporti internazionali.
L'accordo tra le due istituzioni accademiche prevede lo scambio di studenti e docenti e di personale tecnico amministrativo, ma anche l'attuazione di progetti scientifici e di ricerca comuni e l'organizzazione congiunta di Master e di altre attività di formazione. «I rapporti tra i due Atenei - ha spiegato il prorettore Gentile - sono già molto proficui e vanno avanti da diversi anni, ma con questo nuovo accordo vorremmo estenderli anche ad altre tematiche, come lo studio del paesaggio e la tutela dell'ambiente - ambiti di ricerca fondamentali per entrambe le Università - e ad altri settori diversi da quello agricolo - ambientale».
«La nostra Università - ha affermato il prof. Fusheng - è nata nel 1951 con una sola facoltà, quella di Agraria. Adesso è una delle più importanti del Paese, con oltre venti facoltà, più di 30 mila studenti e circa 1200 docenti. La nostra offerta formativa conta settanta corsi di laurea, otto corsi di dottorato e diciotto Master post-laurea. Abbiamo deciso di puntare molto sull'internazionalizzazione e siamo certi che l'accordo con Catania permetterà di migliorarci anche per quanto riguarda la qualità della didattica e della ricerca».