ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Ricerca

"Le sigarette elettroniche aiutano a smettere di fumare", dal Centro antitabagismo dell'Università una nuova ricerca

Nuovo importante successo per il gruppo del prof. Riccardo Polosa, il cui studio sulle sigarette elettroniche è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "Plos One"

 
 
25 giugno 2013
polosa.jpg
"I dati parlano chiaro. Le sigarette elettroniche possono aiutare a ridurre il consumo di sigarette tradizionali e a smettere di fumare senza effetti collaterali". Sono le parole con le quali il prof. Riccardo Polosa  - direttore del Centro di Prevenzione e Cura del Tabagismo dell'Università di Catania (Cpct) e responsabile scientifico della Lega italiana Antifumo (Liaf) - ha commentato i risultati dell'ultimo studio da lui stesso ideato e curato: Eclat (EffiCiency and Safety of an Electronic Cigarette).
Si tratta del primo studio prospettico randomizzato con gruppo di controllo che ha valutato efficacia e sicurezza della sigaretta elettronica su un campione di 300 fumatori non intenzionati a smettere, con monitoraggio prolungato fino a 12 mesi.

Lo studio, che è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica "Plos One" e che è stato presentato a Boston , mostra che l'8,7% dei fumatori (non intenzionati a smettere) che utilizzavano la sigaretta elettronica smetteva di fumare, laddove il 10.3% riduceva il consumo di sigarette tradizionali di almeno il 50%. Inoltre, il 73,1% di chi ha smesso, non risultava utilizzare nemmeno la sigaretta elettronica a fine studio.

"Queste percentuali, se comparate alle medie nazionali italiane che mostrano un tasso annuale di cessazione dal fumo di sigaretta pari al 0.02% , rappresentano un successo straordinario reso ancora più straordinario se si pensa che la ricerca si è conclusa nei primi mesi del 2012 e che da allora il prodotto ha subito modifiche e miglioramenti tali che se la ricerca fosse replicata oggi otterremmo risultati ancor più performanti" ha affermato il dott. Pasquale Caponnetto, psicologo clinico e ricercatore del Cpct, primo autore dello studio Eclat. "Inoltre - ha continuato Caponnetto - grazie a questa ricerca possiamo finalmente dare risposte concrete ai milioni di fumatori che vogliono capire se sigaretta elettronica possa realmente rappresentare qualcosa di positivo per loro e per i loro cari".

I 300 fumatori (190 uomini e 110 donne con una età media di 44 anni), divisi in 3 gruppi, hanno ricevuto gratuitamente un kit con sigaretta elettronica Categoria® e cartucce con differenti dosaggi di nicotina (7.2 mg, 5.4 mg) e zero nicotina, a seconda del gruppo di appartenenza. Lo studio ha previsto 9 visite in un anno, durante le quali sono state valutate le condizioni generali di salute, il livello di monossido di carbonio espirato, le caratteristiche psico-comportamentali del fumatore e il gradimento del prodotto. Il 75% dei partecipanti, cioè 225 fumatori, si è presentato fino alla visita della 12esima settimana, 211 (il 70,3%) hanno partecipato anche alla visita della 24esima settimana e 183 (il 61%) sono stati presenti alla visita finale alla settimana 52. Non sono stati riportati effetti collaterali ed è stato monitorato un generale miglioramento delle condizioni di salute grazie alla riduzione del fumo di tabacco.

"E' importante che le autorità considerino con attenzione i risultati scientifici - ha affermato il prof. Polosa - al fine di redigere una normativa mirata che regoli l'iter produttivo delle sigarette elettroniche, fissando elevati standard qualitativi a tutela del consumatore e che rassicuri quei milioni di fumatori che si stanno indirizzando verso questi prodotti cosi importanti per la salute pubblica".





Links correlati